Parallelamente alle ricerche tese a rendere i propri assali connessi, il gruppo Adr sta anche lavorando su nuove soluzioni costruttive orientate a rendere le manutenzioni minime.
Negli ultimi dieci anni l’evoluzione tecnologica più eclatante maturata nella meccanizzazione agricola ha riguardato la digitalizzazione delle macchine e dei relativi componenti. Un processo che non ha risparmiato gli assali. Come ben dimostrano le più recenti innovazioni di settore introdotte sui propri gruppi da Adr Axles. Soluzioni costruttive che vivranno ovviamente da protagoniste lo stand allestito dalla Multinazionale lombarda in occasione di Eima 2021.
A livello di digitalizzazione e di connettività faranno la parte del leone gli assali “Teknoax 2.0”. Gruppi tubolari realizzati per deformazione plastica e quindi esenti da saldature che possano minarne la solidità. Oltre che molto più leggeri a parità di portata rispetto ai tradizionali e obsoleti assi a billetta. La struttura tubolare permette inoltre di far passare al loro interno cablaggi elettrici e tubazioni. Con la prima possibilità sfruttata direttamente dalla Casa per dar luogo a un sistema di monitoraggio dell’assale sia a livello di stato funzionale in essere sia di quelli pregressi.
Avvalendosi di specifici sensori e di una unità di controllo dedicata, il sistema memorizza tutti i principali parametri di lavoro dell’assale. Dai carichi sopportati alle ore di lavoro alle distanze percorse. Controllando anche l’evolversi dell’usura freni, informazioni che sono poi rese disponibili e archiviabili su pc, tablet e smartphone.
Assali e pressioni sotto controllo
Lo stesso sistema permette inoltre di monitorare anche la pressione dei pneumatici. Parametro che Adr in collaborazione con l’azienda tedesca Ptg permette ora di variare per adeguarlo alle attività in essere e ai fondi su cui si opera. L’operatore può quindi gonfiare le gomme quando passa dal campo alla strada per minimizzare gli assorbimenti energetici. Salvo poi tornare rapidamente alle minime pressioni di gonfiaggio quando torna in campo, così da minimizzare i compattamenti del suolo.
Grazie a tali soluzioni anche gli assali possono in definitiva concorrere a raggiungere quegli obiettivi di tutela ambientale oggi dominanti in agricoltura e zootecnia. Fermo restando che la possibilità di rendere i gruppi connessi e “intelligenti” permette anche di realizzare rimorchi allineati nei contenuti alle più recenti direttive che disciplinano gli aiuti di settore. Quanto sopra incrementando pure l’efficienza dei rimorchi stessi. Da una parte accade che grazie ai contenuti pesi degli assali “TeknoAx” siano incrementate le portate. Dall’altra che potendo operare i relativi interventi in termini predittivi vengano minimizzati fermi macchina e i costi dovuti alle manutenzioni.
Va precisato che quest’ultimo ritorno non è casuale, ma rientra in una precisa strategia progettuale e di ricerca. La stessa che in tempi recenti ha portato al lancio delle sospensioni tandem serie “Ka”. Gruppi a balestra capaci di portate comprese fra le quattro e le 16 tonnellate, quindi orientati agli utilizzi più impegnativi e severi. Realizzati attingendo alle esperienze maturate in campo automotive. Balestre a profilo parabolico leggere e stabili quindi. Robuste strutture di fissaggio realizzate con acciaio fuso e, soprattutto, perni di articolazione operanti mediante boccole realizzate mediante fibre plastiche e gomma che eliminano alla radice proprio qualsiasi esigenza di manutenzione.
Obiettivo manutenzione zero
Tant’è che la serie “Ka” si propone sul mercato con lo slogan “Maintenance free”. Non possono ancora essere definite tali, ma si collocano al vertice della produzione Adr, le sospensioni “HydroCompact” e gli assali “Vario Track”, con le prime che sfruttano l’oleodinamica per assicurare una distribuzione omogenea delle masse statiche e dinamiche gravanti sulle ruote e la possibilità di adeguare l’assetto del rimorchio alle attività in essere senza pregiudicare la possibilità di disporre di sistemi sterzanti e di pneumatici a larga sezione.
Ciò grazie a cilindri che non sporgono dalla sagoma del telaio collegati all’asse mediante una soluzione brevettata che riduce le sollecitazioni di fatica sugli ancoraggi. Le sospensioni “HydroCompact” rappresentano il compendio ideale per gli assi “TeknoAx”, esattamente come l’assale “VarioTrack” rappresenta la dotazione ottimale per equipaggiare gli irroratori di alta gamma, mezzi chiamati a operare su interfile sempre diverse e che quindi devono adeguare a tale parametro le proprie carreggiate.
Fino a ieri l’operazione doveva essere condotta in toto o in parte manualmente, mentre oggi è possibile gestirla in movimento agendo sui distributori idraulici scelti per pilotare i cilindri che armano “VarioTrack”. Questi è in effetti costituito da due gruppi tubolari fissi capaci di portate dell’ordine delle 15 tonnellate all’interno dei quali scorrono altrettanti gruppi a corpo pieno pilotati da due cilindri idraulici che uscendo e rientrando nelle sezioni tubolari realizzano le necessarie larghezze di carreggiate.
Adr: assali connessi e manutenzioni minime